NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Caldogno, l'alluvione detta le linee della campagna elettorale: sicurezza idrogeologica in primo piano

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

facebookStampa la pagina invia la pagina

Caldogno, l'alluvione detta le linee della campagn

Il PAT come inciderà nello sviluppo del paese anche attraverso gli accordi pubblico-privato?

Cristanelli: «Gli accordi pubblico-privato sono uno strumento importante per la pubblica amministrazione, se usati come previsto dalla legge. Ma prima vanno sviluppate le strategie di sviluppo del territorio, individuando le esigenze di interesse pubblico, e poi si ha la possibilità di accordarsi con il privato per l'attuazione pratica. A Caldogno però è successo il contrario: i privati hanno proposto progetti nel loro interesse e l'amministrazione si è affrettata ad adottarli nel PAT.
Caldogno, l'alluvione detta le linee della campagn (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Alcuni dei progetti proposti sono imponenti, e, se realizzati, cambieranno il paese in modo profondo, mettendo a rischio le piccole attività commerciali esistenti, aggravando i problemi di traffico, viabilità e inquinamento, e aumentando enormemente le superfici cementificate».

Rigoni: «Il territorio di Caldogno è un bene primario da salvaguardare, difenderlo sarà una nostra prerogativa, infatti pur condividendo, con alcuni distinguo, il PAT, siamo contrari a nuovi insediamenti che non siano di assoluta eccellenza per il comune. Gli accordi fra pubblico e privato saranno valutati in funzione al loro impatto sul territorio e comunque dovranno essere condivisi con le associazioni di categoria e i cittadini attraverso una corretta informazione».

Vezzaro: «Il Piano è stato sviluppato con una priorità specifica: riqualificare le aree che oggi sono dismesse, sottoutilizzate o in abbandono. Il nostro territorio è per il 71% ancora completamente verde e abbiamo scelto che resterà così per sempre; la crescita del numero degli abitanti sarà molto contenuta. Gli accordi tra pubblico e privato ci consentiranno di realizzare progetti utili per la nostra comunità, pensati per creare nuove opportunità occupazionali per i nostri giovani e nuovi spazi per la cultura, lo sport, la socializzazione, inseriti armonicamente nel contesto preesistente. Le aree verdi non saranno sacrificate, ma anzi valorizzate per favorirne la frequentazione. I vari progetti (ad esempio il Centro Equestre, il Parco Tecnologico o il Parco Acquatico Benessere) saranno comunque presentati ai cittadini per raccogliere osservazioni e suggerimenti che saranno tenuti nella massima considerazione. Tutti questi progetti, a parte il centro equestre, riutilizzano zone del territorio depresse e dimesse,, già con una vocazione ad uso artigianale ed industriale. Verranno riqualificate con usi diversi, con standard pubblici maggiori e con cubature estremamente ridotte e nel rispetto dell’ambiente e delle necessità che le leggi superiori richiedono».

Come intende finanziare nuovi progetti legati alla viabilità, ed alle infrastrutture? Che tipo di viabilità e progettualità infrastrutturale intende portare avanti se eletto?

Rigoni: «Finanziare nuovi progetti legati alle infrastrutture e alla viabilità, con le ristrettezze imposte dal patto di stabilità imposto ai comuni, è un problema di non facile soluzione, la concertazione tra pubblico e privato può essere Caldogno, l'alluvione detta le linee della campagn (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)una strada da seguire, un recupero delle imposte evase possono dare ulteriori risposte, di certo cercheremo di non aumentare le aliquote delle imposte, cercando di mantenere uno standard alto per i servizi che riguardano i cittadini».

Vezzaro: «La perequazione pubblico-privati è ormai una necessità per ogni Comune, date le risorse sempre più esigue messe a disposizione da Stato, Regione e Provincia in base ai vincoli imposti dal Patto di Stabilità. Dal punto di vista della viabilità, si intende adottare un Piano del Traffico, che studi i flussi e la rete attuale nel suo complesso e che proponga una ipotesi di “viabilità lenta”: grande attenzione verrà dedicata infatti al completamento e al potenziamento dei percorsi ciclo-pedonali. La sicurezza delle strade nostre passa poi da un posizionamento intelligente dei dissuasori di velocità. Verificheremo con attenzione le ricadute sul nostro territorio della Tangenziale Nord e delle altre opere viarie connesse con l’ampliamento del Dal Molin, e della variante alla SP 46».

Cristanelli: «Gli interventi sulla viabilità saranno semplici e a basso costo, ma efficaci. Intendiamo scoraggiare il traffico di attraversamento, creare delle “zone 30” reali, che consentano il traffico ciclabile a fianco di quello automobilistico, prevedere delle zone di parcheggio per favorire la sosta o la fermata per l'accesso ai negozi di paese. Inoltre prevediamo di studiare una migliore distribuzione del servizio pubblico per il collegamento tra le frazioni e verso Vicenza. Per quanto riguarda il reperimento dei fondi, abbiamo intenzione di studiare alcune soluzioni adottate da altri comuni virtuosi, per verificarne la realizzabilità anche a Caldogno».

In generale mancano strutture a Caldogno e su cosa serve intervenire quanto prima?

Cristanelli: «Caldogno in questi anni si è evoluta e si è dotata di nuovi servizi e opere importanti, come la Cittadella dello Sport. Tuttavia, tra le esigenze più urgenti c'è quella di una scuola materna più grande, per venire incontro alla crescita demografica degli abitanti del comune.
Caldogno, l'alluvione detta le linee della campagn (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Inoltre l'attuale palestra è insufficiente per tutte le associazioni sportive, le quali chiedono da tempo un palazzetto di dimensioni adeguate per le gare regolari, (il palazzetto doveva far parte della Cittadella dello Sport...). Infine non esiste un centro diurno per anziani, una struttura per venire incontro a coloro che, pur avendo una famiglia che li accudisce, hanno bisogno di assistenza durante il giorno».

Vezzaro: «Il nostro paese scontava una carenza soprattutto dal punto di vista delle strutture sportive: sono molte le società attive nel territorio, ma fino ad oggi erano costrette a “rubarsi” gli spazi a vicenda. La realizzazione della Cittadella dello Sport, che verrà ultimata nel prossimo quinquennio, offre finalmente risposte efficaci a queste necessità, assieme al già progettato Palasport che sorgerà in via Madre Teresa di Calcutta. Le proposte pubblico/privato legate al PAT porteranno inoltre la costruzione di una nuova scuola materna nella zona di Rettorgole, in uno spazio verde molto ampio, che nel tempo potrà anche dare posto ad altre strutture pubbliche (asilo nido o altro). Va poi trovata una sistemazione per le molte associazioni del nostro paese: una sede per ritrovarsi e creare tessuto sociale. Pensiamo che all’interno del sito Palladiano di Villa Caldogno si possano trovare spazi adeguati per dare risposta a questa esigenza».

Rigoni: «Nel comune di Caldogno le strutture non mancano, avendone la possibilità si potrebbe costruire un asilo nido comunale nella zona Rettorgole-Lobbia, e dotare di una palestra più ampia la scuola di Caldogno».



« ritorna

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar