NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Le vie d’acqua della città di Vicenza protagoniste di esperienze brutte e belle

Domenica e lunedì si presenta per la terza volta la rassegna in cui si parla dei fiumi e dei torrenti vicentini, con un ricco calendario che prevede concerti, installazioni, laboratori per bambini, percorsi a piedi ed esposizioni

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

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Le vie d’acqua della città di Vicenza protagoniste

L’organizzazione della manifestazione, date le avverse condizioni meteo previste per la giornata di sabato 11 giugno, ha deciso di spostare tutti gli eventi pomeridiani e serali in programma inizialmente per sabato 11 giugno, a lunedì 13 giugno, con le medesime modalità.

In caso di maltempo, la programmazione di domenica 12 giugno si terrà al Teatro Astra in Contrà Barche.

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A parlare d'acqua ai vicentini di questi tempi si corre il rischio di riportare alla memoria brutti ricordi. Sono ancora aperte le ferite dell’alluvione che ha colpito la città e ha lasciato i segni sul territorio ma soprattutto nella vita della gente. Eppure l'amministrazione comunale, in collaborazione Le vie d’acqua della città di Vicenza protagoniste (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)con Acque Vicentine e con l'associazione Meccano 14, ha voluto proseguire la tradizione degli ultimi due anni, riproponendo per la terza volta la rassegna "Vie d'Acqua - Vicenza lungo i fiumi" il 12 e 13 giugno con un ricco calendario che prevede concerti, installazioni, laboratori per bambini, percorsi a piedi e in bici, esposizioni d’arte e artigianato, musica e teatro. L’edizione 2011, con il titolo di "Fontanopoli", offrirà un programma molto vario di appuntamenti gratuiti «per ribadire il forte legame tra Vicenza e i suoi corsi d'acqua – sottolinea l’assessore alla cultura Francesca Lazzari – e per accompagnare ancora i vicentini a riscoprire la loro storia, a riannodare l’antico e prezioso legame con l’acqua, fonte di vita economica e sociale. Sui fiumi, sulle risorgive e sulle falde è stata fondata la storia di Vicenza e della sua comunità. L’alluvione dello scorso novembre ne ha riportato alla luce le fragilità ma, al contempo, il raccogliersi della città attorno a sé e alle sue vie d’acqua ha liberato energie, ribadendo la necessità di una gestione attenta e sostenibile del territorio. La manifestazione ha allora anche un significato che va oltre il pur intelligente intrattenimento. È un segno tangibile della presenza viva dell’acqua nella città e della volontà dell’amministrazione di promuoverne un uso consapevole e razionale». Un concetto sottolineato anche da Angelo Guzzo, presidente di Acque Vicentine, che spiega la scelta dello slogan FontaLe vie d’acqua della città di Vicenza protagoniste (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)nopoli: «Nell'ultimo anno le vie d'acqua della città sono state al centro dell'attenzione, protagoniste di esperienze traumatiche. Continuano invece ad essere meno visibili le vie d'acqua che, viaggiando nell'ombra, soddisfano i nostri bisogni vitali, cioè gli acquedotti e le fognature. Sapevate che il sistema idrico vicentino è in grado di soddisfare la nostra sete non solo in casa ma anche quando siamo a passeggio, grazie a circa 60 fontanelle d'acqua potabile nei quartieri cittadini? Acque Vicentine ha scelto di riportare l'attenzione su questo preziosissimo patrimonio di fontane a disposizione dei cittadini, che spesso passa inosservato e che rappresenta invece una fondamentale conquista civica».

Dalle dichiarazioni d'intenti alla realizzazione dei programmi: l'organizzazione è affidata all’associazione vicentina Meccano 14. «Vie d’acqua è un progetto nato nel 2009 per valorizzare l'acqua come risorsa preziosa per i cittadini e orientare a una riscoperta del valore urbanistico e sociale delle aree fluviali – spiegano Bruno Biasiolo e Stefano Mano di Meccano 14 – Nelle intenzioni dei promotori la rassegna propone un percorso fisico ma al tempo stesso ideale tra i corsi d’acqua e i ponti della città, suggerendo una diversa prospettiva di visione e tentando di restituire la storia e il ruolo che l’acqua ha sempre avuto e ha tuttora per Vicenza».

Come sono andate le prime due edizioni?

«La prima ha insistito maggiormente sulla riscoperta delle vie fluviali del territorio, proponendo la formula dei percorsi guidati urbani ed extra-urbani a piedi e in bicicletta, le navigazioni sul fiume e l'apertura straordinaria di acquedotti ed altri luoghi d'acqua, come l'approdo di ponte Pusterla. L'anno scorso invece si è voluto indagare su ciò che avviene sopra e sottoterra, primLe vie d’acqua della città di Vicenza protagoniste (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)a che l’acqua esca dai rubinetti, con una mostra video-fotografica e una mappa della rete idrica cittadina. La partecipazione del pubblico è stata superiore alle aspettative soprattutto nei percorsi a piedi e in bici».

Come hanno risposto i vicentini?

«Ci sembra che la gente sia tornata quasi spontaneamente ai fiumi: chi a fare un giro in canoa, chi a tirare sassi, chi a guardare le trote saltare. In molti guardavano giù dai ponti, senza che ci fosse una piena. In molti, poi, hanno potuto conoscere la rete di distribuzione idrica della città, fatta di tubi ma anche del lavoro di tante persone e di modelli organizzativi indispensabili per garantire uno dei beni comuni più importanti».

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