NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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WPA2011 / 21 artisti contemporanei interpretano l’America

Lanificio Conte Spazio Espositivo
Largo Fusinelle – Schio (VI)
Orario: venerdì 16.30-20, sabato e domenica 10-12 e 16.30-20
o su appuntamento (349 7702041)
Chiude il 7 agosto

di Maria Lucia Ferraguti

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WPA2011 / 21 artisti contemporanei interpretano l’

Negli anni Trenta era stato predisposto negli Stati Uniti, con l’attuazione del New Deal, uno dei più straordinari programmi culturali, il WAP (Works Progress Administration), promosso dal Presidente americano Franklin Delano Roosevelt. Vi partecipano, per la fondazione del settore artistico Federal Art Project, oltre 5mila artisti. Una riflessione sul quel periodo (1933-1935) conduce all’attualità del programma culturale, finalizzato a promuovere, attraverso l’impegno creativo, un’elevazione economica e sociale. Al centro di questo progetto si trovano coinvolti nel tema proposto WPA2011 / 21 artisti contemporanei interpretano l’ (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)“Che ve ne sembra dell’America?” 21 artisti, italiani e stranieri. È richiesta l’attinenza al tema dell’America e garantita agli artisti europei l’assoluta libertà immaginativa. In quanto al luogo espositivo la scelta ha privilegiato uno splendido esempio di archeologia industriale, l’ex Lanificio Conte di Schio, che con il suo riuso consapevolmente qualitativo, crea un ponte tra la memoria del passato e il futuro. Si trova posto all’inizio del bel catalogo: “Le opere di artisti contemporanei sono occasioni per capire il mondo e in questa epoca di crisi sono un’occasione d’investimento nelle idee” di Pier Luigi Sacco docente di Economia della Cultura all’ Università IULM, Milano. Su questo tema comune Bertollo, per primo, si appoggia al video per documentare la lettura del Libro dei Mutamenti, I Ching, e ne coglie negli esagrammi l’essenza attraverso i passaggi di segni brevi e lunghi, riportati, come installazione, su un cartoncino su una parete. La fotografia ha i suoi protagonisti dalle poetiche varie e stimolanti, risolte da Buttò dalle caratteristiche di grafico e fotografo, quindi da Lucato che interpreta la villa palladiana La Rotonda sull’affermazione del pensiero americano “Yes, we can”, associandolo all’ ”alterità”, alla potenzialità di trasformare la realtà. Marian fotografa modellini di città americane, non più a misura d’uomo, in polistirolo o materiale plastico; inoltre Onetti Muda, per la stampa fotografica, prende WPA2011 / 21 artisti contemporanei interpretano l’ (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)spunti per il tema dell’identità ispirandosi ai racconti di William Saroyan. Kokourec e Kocourková lavorano con la fotografia digitale. In opere simili a sculture verticali Dal Molin raggiunge un senso di lirismo attraverso fasce orizzontali. C’è Guerra, artista poetico, che dispone piume in una teca di vetro, disposte in modo di realizzare un alfabeto, un’ipotesi di scrittura, in omaggio all’ornitologo americano John James Audubon (1785-1851). Guzzonato, da canto suo, mette in evidenza, in un totem di plexiglass, una pila di pagine tratte da elenchi telefonici, poste sullo spunto dell’America, quella più profonda e provinciale. Huber interpreta il pensiero etico dei nativi americani, la popolazione Cee, attraverso simboli su plexiglas. Riporta al tema dell’intimità familiare perduta l’installazione di contenitori/ valigie in cemento armato di Meneguzzo, in quanto a Minato, un acquario assume il ruolo di simbolo e idea di natura; Novello ispira situazioni contemplative attraverso l’impiego della cenere, unita ad effetti audio-visivi. Rossi, su lamiera zincata, imprime ad una serie di nomi la loro identità d’eroi; nessun richiamo all’universalità per Sandri, attento piuttosto a trasferire “impronte di persone” videoriprese su carta fotosensibile. Stöger artista austriaco, lavora su video frammenti del passato, li manipola da autentico regista, addizionandoli fino a creare quasi un polittico con immagini di personaggi, caratterizzati per essere parlanti. Con Dedica Urbani rende l’idea di un’opera, che corrisponde ad un pensiero profondo, trasferito nell’esposizione in un’installazione intensa, simbolicamente forte, costituita da un cerchio di fragile legno e da un drappo di stoffa. Il Batik colorato di Zanone riporta l’attenzione sulla parola, ricca di fascino nella sua potenzialità di trasformazione.

WPA2011 / 21 artisti contemporanei interpretano l’ (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Artisti italiani: Armando Bertollo, Pierluigi Buttò, Arnaldo Dal Bosco, Giuliano Dal Molin, Fabio Guerra, Pino Guzzonato, Gian Paolo Lucato, Giuliano Marian, Corrado Meneguzzo, Enrico Minato, Maria Elisabetta Novello, Leonardo Onetti Muda, Joseph Rossi, Franco Ruaro, Fabio Sandri, Angelo Urbani, Sergio Zanone. Artisti stranieri: Ubert Huber, Karel Kocourek, Anna Kocourkovà, Herbert Cristian Stöger. Gli artisti hanno percorsi espositivi di valore, come al Museo Casabianca di Malo-Vicenza, Palazzo della Gran Guardia-Verona, Fondazione Bevilacqua La Masa-Venezia, Basilica Palladiana-Vicenza, Parlamento Europeo di Bruxelles-Belgio, Ca’ Pesaro-Venezia, Galleria degli Uffizi-Firenze, Stelzhamer Museum Pramet-Austria, LAMeC-Vicenza, Triennale -Milano

Assessore alla cultura: Pit Formento. La mostra è dedicata ad Aldemar Schiffkorn, sensibile promotore austriaco del linguaggio dell’arte, capace di evolvere l’unità tra Paesi diversi.

Durante l’esposizione gli artisti aprono i loro studi al pubblico.

Mostra a cura di Belinda Guerriero. Catalogo a cura di Belinda Guerriero, Carmen Rossi, Joseph Rossi.

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