NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La Lega Nord in calo di consensi? “Fisiologico, ma rilanceremo la nostra azione e il Veneto non soffre”

I parlamentari del Carroccio affrontano a viso aperto i dati che arrivano dagli Istituti di sondaggio che danno la Lega in calo e sbandierano: “Gli enti governati da noi sono un modello”

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

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La Lega Nord in calo di consensi? “Fisiologico, ma

C'è una sottile vena di imbarazzo in alcuni dirigenti della Lega Nord nell'affrontare un tema quanto mai spinoso dopo anni di vacche grasse dal punto di vista dei consensi raccolti: quello di un presunto calo del Carroccio a livello nazionale, oltre che ad analizzare un momento non certo semplice dal punto di vista politico nel rapporto interno tra varie correnti, ed esterno nella dialettica con il partner più rilevante, il PdL. Senza tener in disparte il momento economico non certo brillante e che mina alla base quella che un tempo fu la locomotiva del Nord Est, territorio in cui la Lega ha sempre mietuto consensi, e che invece ora arranca nelle salite impervie della crisi europea ed italiana in particolare. Imbarazzo, dicevo, per questo non tutti i soggetti interpellati se la sono sentita di andare a fondo in questo dibattito scomodo. Per cui, onore al merito, per il combattente di mille battaglie, l'on. Stefano Stefani e per l'ex segretario provinciale e senatore Paolo Franco, che non nascondendo la testa sotto la sabbia, hanno accettato di approfondire questo momento del Carroccio senza timori, anzi, rilanciandone con vigore l'azione politica all'indomani della quasi crisi aperta con la perdita della maggioranza da parte del governo Berlusconi.

Una Lega Nord che si vuole scrollare di dosso la sensazione di dover pagare un prezzo troppo salato ad un momento storico che fatalmente provoca dissenso nei confronti di chi governa e deve dare risposte ai cittadini. Naturale che il partito possa aver perso aderenza in un periodo del genere in termini di consenso. Anche se, secondo Franco e Stefani è necessario sottolineare doverosi distinguo. Quelli che sono venuti meno ad altri eminenti esponenti del partito come Manuela Dal Lago e Marita Busetti che hanno preferito non rispondere alle domande.

 

I sondaggi danno il centrodestra e la Lega in calo. Addirittura l'Istituto Piepoli dà un Carroccio all8%, quindi in sensibile diminuzione. Vi preoccupa questa cosa in vista delle Amministrative provinciali 2012 e delle comunali del 2013?

stefani 2 (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Stefano Stefani, parlamentare Lega Nord: «La politica ha le sue regole e una di queste è che chi governa deve, quasi sistematicamente, registrare un arretramento nei suoi consensi. Questo sta accadendo anche oggi, ma credo rientri nel fisiologico. Ma stiamo parlando di un quadro nazionale, perché su quello locale, la situazione è ben diversa. A livello di Comuni e Province la Lega ha fatto non bene, ma benissimo, e di questo i cittadini ci danno, quotidianamente, atto. I progressi che gli enti da noi amministrati hanno fatto sono la conferma della bontà di un modello di governo locale sul quale tutti sono d'accordo».

Paolo Franco, senatore Lega Nord: «Chiunque in Europa sia al governo di questi tempi sta incontrando grosse difficoltà. Nel passato i sondaggi hanno già dimostrato grossi limiti nell’interpretazione della volontà popolare, perciò preferisco i “sondaggi” diretti attraverso l’ascolto delle persone. I cittadini chiedono alla Lega Nord di fare la propria parte, comprendendo benissimo le gravità del momento: lavoro e reddito delle famiglie sono al centro delle apprensioni, insieme ad un crescente sentimento di avversione nei confronti delle regioni d’Italia che con l’assistenzialismo e lo sperpero hanno contribuito ad impoverire il nord produttivo, della costosissima burocrazia pubblica e della finanza speculativa, la quale ha depredato peggio dei più malfamati pirati. Ma non sono preoccupato, perché nonostante l’informazione nazionale sia asservita proprio a questi poteri, il messaggio di autonomia e di responsabilità della Lega Nord rimane intatto».

La situazione in Veneto come è? Il dato è lo stesso nazionale o nella nostra Regione il Carroccio sta tenendo?

Stefani: «Credo che la situazione della Lega in Veneto non debba provocare alcun motivo di preoccupazione. Nella nostra regione abbiamo dimostrato che la Lega sa lavorare e senza farsi condizionare più di tanto da problemi esterni. Vede, se c'è una cosa che noi veneti sappiamo fare, oltre che parlare ed ascoltare, è anche prendere atto di ciò che è meglio fare e, quindi, rimboccarci le maniche. Lo facciamo sul lavoro, noi della Lega lo facciamo in politica».

paolo franco (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Franco: «Non sono solito guardare in casa altrui, ma vedendo quanto sta accadendo nel Pdl veneto con le defezioni parlamentari –e questo mi dispiace – e data la pochezza del progetto politico del centrosinistra, sono certo che i cittadini elettori veneti non hanno alcun dubbio su quale sia la forza politica più coerente. Due esempi: il Presidente Luca Zaia, cui va riconosciuta l’importante approvazione del nuovo Statuto regionale, la competenza dimostrata nella tenuta dei conti e l’efficienza nell’erogazione dei servizi della sanità veneta; e il Segretario nazionale Gobbo per la capacità di gestione politica del nostro Movimento. Credo che la Lega in Veneto aumenterà i consensi, e il principio “prima i Veneti” espresso nello Statuto diventerà definitivamente “paroni a casa nostra” nei confronti della politica nazionale».

sede lega nord (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

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