NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Area est del Dal Molin? Secondo Letta è ancora dello Stato, Vicenza costruisce il parco e se poi il demanio lo rivendica?

Il consigliere provinciale PdL Roberto Cattaneo, forte di una lettera dell’ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, punta il dito contro il Comune di Vicenza: «Le compensazioni sono nulle, ripensiamole assieme»

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

facebookStampa la pagina invia la pagina

Area est del Dal Molin? Secondo Letta è ancora del

Area est del Dal Molin? Secondo Letta è ancora del (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)«Fate pure il Parco della Pace nell'area est del Dal Molin, ma sappiate che se lo Stato un giorno avrà necessità d'utilizzo di quell'area, il Comune di Vicenza dovrà “restituirla”».

cattaneo roberto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)È questa in estrema sintesi la posizione che (ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio) Gianni Letta ha palesato in una missiva inviata al consigliere provinciale del PdL Roberto Cattaneo. Una presa di posizione che di fatto mette in crisi una progettualità diffusa sull'area che l'amministrazione comunale cittadina sta già portando avanti con illustri esponenti come l'architetto tedesco Andreas Kipar che intende «Riutilizzare l'esistente» perché «in realtà il parco esiste già, bisogna solo farlo vivere, aprirlo alle persone»; un frammento di pista che diventa un viale: «Immaginate mille bambini che pattinano là sopra», un'area verde che può accogliere le famiglie: «Immaginate 150 sdraio e un tendone e, sotto, un po' di musica». E poi il laghetto, prati da curare e altri da lasciare allo stato naturale. Nel mezzo magari anche una piccola avio-pista che consenta all'aereo club di sopravvivere. Insomma tutta una serie di interventi che le dichiarazioni di Letta rischiano di far decadere. E sì, perché a quel punto che senso avrebbe spendere fior di milioni per una area che di punto in bianco può tornare ad essere utilizzata dallo Stato come meglio crede?

D'altra parte solo qualche mese fa nell'ambito delle cosiddette compensazioni il governo Berlusconi aveva stanziato 11,5 milioni di euro per la realizzazione dell'intervento a prevalente vocazione ambientale e del nuovo museo aeronautico nell'area Dal Molin, soldi a carico delle risorse del Fondo strategico per il Paese a sostegno dell'economia reale. Una erogazione del finanziamento subordinata alla sottoscrizione di apposito Protocollo d'intesa, che coinvolga tutte le strutture civili e militari interessate all'opera, indichi la procedura di trasferimento dell'area dal Demanio al Comune e precisi i compiti delle Amministrazioni interessate e alla sottoscrizione dell'atto di concessione dell'area al Comune. «Ma questa di Letta è una specificazione importante -spiega Roberto Cattaneo- perché di fatto sta a significare che il Comune non ha in mano un bel niente».

ACHILLE VARIATI (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Solo qualche mese fa il sindaco Achille Variati ringraziava Letta: «Sul lato est del Dal Molin – spiegava Variati - nell'area non occupata dalla costruzione della nuova base militare sorgerà il più grande parco pubblico di Vicenza: e annuncio con emozione che si chiamerà "Parco della pace". Perché nascerà accanto a una base militare e perché permetterà alla città di riconciliarsi con se stessa. Attorno al progetto del Parco della Pace gran parte dei vicentini si è ritrovata in un inedito spirito di condivisione: questa è una vittoria di tutta la città, è una vittoria di noi vicentini, che abbiamo dovuto pagare un prezzo molto alto alla ragione di Stato ma abbiamo avuto la dignità e il coraggio di lottare per ciò che riteniamo giusto. Per noi e per i nostri figli, per le generazioni che verranno, il parco della Pace sarà un simbolo e un patrimonio da coltivare con amore. È stata una battaglia durissima e ringrazio Costa, così come ringrazio il sottosegretario alla presidenza del consiglio on. Gianni Letta. Con l'impegno del Governo anche sulla costruzione della Tangenziale nordest si concretizzano risultati che ho inseguito per molto tempo». Parole precise che seguivano una decisione che sembrava inattaccabile, quella della smilitarizzazione e sdemanializzazione del lato est del Dal Molin, con concessione all'amministrazione comunale per la realizzazione di un parco pubblico. Postulato quanto meno attaccabile alla luce della missiva di Letta.

Area est del Dal Molin? Secondo Letta è ancora del (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar