NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

Montecchio Maggiore : un colle due castelli

Un’opera costituita da differenti punti di osservazione e con l’ausilio di diverse discipline

di Alessandro Scandale
a.scandale@gmail.com

facebookStampa la pagina invia la pagina

Montecchio Maggiore : un colle due castelli

«Il primo apparire del loro profilo all'orizzonte ci fa capire, se siamo montecchiani, di essere arrivati a casa. Quel colle, quei due castelli, non sono solo, come ci dice la storia, il nucleo attorno al quale nei secoli è nata e cresciuta la nostra comunità: sono ancora oggi il segno di riconoscimento della nostra città».

Montecchio Maggiore : un colle due castelli (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Inizia così l'introduzione del bel volume "Montecchio Maggiore, un colle due castelli", protagonista del recente appuntamento culturale alla Biblioteca Internazionale La Vigna di Vicenza, dove qualche giorno fa è stata presentata la pregiata opera editoriale sui castelli della Villa e della Bellaguardia di Montecchio, meglio noti come castelli di Romeo e Giulietta, e l'area collinare circostante. Un libro, come ha tenuto a precisare il presidente della biblioteca vicentina, Mario Bagnara, che vede la luce dopo due anni di lavorazione e che contiene informazioni di grande rigore scientifico, con una elegante veste grafica ed un ricco apparato illustrativo. «È un libro che colma una lacuna nella conoscenza del nostro territorio - spiega l'assessore alla cultura Claudio Beschin - non solo con grande rigore scientifico, ma anche con una elegante veste grafica, un ricco apparato illustrativo e sintetiche traduzioni in inglese che lo rendono adatto al pubblico, anche non italiano, che regolarmente visita i castelli. Mancava un'opera espressamente dedicata a quest'area, simbolo di Montecchio e nostro biglietto da visita nel mondo».

Un'opera multidisciplinare, costituita da diversi punti di osservazione e con l'ausilio di diverse discipline. Si va dalle testimonianze archeologiche curate da Annachiara Bruttomesso alla lettura stratigrafica per una ricostruzione storica ed architettonica di Chiara Marastoni; dalla toponomastica dei colli di Montecchio di Luciano Chilese a "Due castelli sul colle", saggio storico di Vincenzo Roetta; dalla storia geologica dei castelli, di Paolo Mietto, all'area dei castelli oggi, di Roberto Borghero. Il volume, arricchito anche da una premessa di Remo Schiavo, si avvale per la documentazione fotografica del contributo di Mariano Arsego, che arricchisce il volume di una serie numerosa di magnifiche immagini, capaci di suscitare interesse e curiosità in chiunque le osservi.

«Questo risultato - precisa il Sindaco Milena Cecchetto - si deve all'impegno dell'amministrazione comunale di Montecchio Maggiore che ha avviato il progetto già dal 2009, ma anche al contributo della famiglia del professor Giuseppe Galassini, che ne ha finanziato la pubblicazione con un proprio contributo economico». Galassini, già benemerito fautore del premio per tesi di laurea su Montecchio intitolato alla moglie Caterina Cola, alla cui memoria il volume riporta una dedica, ha voluto con l'occasione ricordarne il venticinquesimo dalla scomparsa.

«Tutti i montecchiani si riconoscono nei castelli - si legge ancora nell'introduzione - . Queste vecchie mura sono sentite come qualcosa che ci appartiene e ci accomuna, un simbolo forte della nostra identità. Non per niente gli abitanti di Montecchio vengono spesso definiti castellani. Lo splendido palcoscenico naturale, sormontato dalle nobili testimonianze architettoniche della presenza umana, è anche il rifugio di una città laboriosa, quando arriva il momento di ritemprarsi nel corpo e nello spirito. Bastano pochi passi per abbandonare il traffico e il rumore della città e rifugiarsi nel silenzio dei sentieri, fino a salire alle alte rocche e guardare da lì, con salutare distacco, l'operosa vivacità del mondo sottostante».

Su questi castelli dunque ancora mancava un libro che dicesse tutto, o quasi. E poi c'è da dire che chi vive a contatto con cose di grande bellezza tende spesso a darle per scontate, senza la giusta attenzione. È raro che un veneziano vada a visitare il Palazzo Ducale, o un fiorentino gli Uffizi. Anche i montecchiani, che credono di conoscere bene i castelli e il colle, sicuramente troveranno in questo libro molte cose che non sapevano. I nomi di luoghi ben noti riveleranno storie insospettate, capaci di far sognare e ritornare al passato.

Montecchio Maggiore : un colle due castelli (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar