NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Quel coro che non stona

di Gianni Celi

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tribunale di Bassano

tribunale di Bassano (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)È stata in questi giorni la volta del sindaco, Stefano Cimatti, a far sentire la voce dell’Amministrazione. «Che il tribunale di Bassano del Grappa sia una realtà efficiente lo testimoniano i numeri, sia in termini di gettito erariale che di tempi della giustizia, ed è proprio su questo bilancio, di assoluta eccellenza, che abbiamo puntato nel momento in cui sono iniziate a circolare voci sempre più insistenti di una possibile soppressione del foro cittadino – afferma il primo cittadino - Forti di una realtà assolutamente positiva, di una Cittadella della Giustizia ormai pronta per essere consegnata, costata circa 12 milioni di euro, ma soprattutto di ampie rassicurazioni da parte di sottosegretari e leader politici, abbiamo ritenuto che le voci relative alla chiusura del nostro tribunale fossero infondate e che la logica dell’efficienza e del merito avrebbe prevalso sui tagli inderogabili. La realtà di queste ore ha invece fatto aumentare le nostre preoccupazioni e per Bassano si profilano decisioni assolutamente contrarie al buonsenso. Una forte accelerazione ci ha portato a recarci a Roma due volte per questo tema e a fornire ampia documentazione ai componenti della commissione preposta affinché prendessero atto della positività della nostra realtà e delle gravi ripercussioni che avrebbe per tutta la comunità la chiusura della sede di via Marinali».

«Non so quali saranno le decisioni del Consiglio dei Ministri – conclude Cimatti - so però che, se il tribunale dovesse venire soppresso, non finiranno le nostre battaglie e le nostre proteste, ma organizzeremo manifestazioni civili in tutte le sedi possibili per denunciare la follia di una decisione ingiusta e antieconomica. Sarebbe scandaloso che la nuova Cittadella della Giustizia, ormai quasi pronta ed i cui lavori tanti disagi hanno comportato per gli abitanti del centro, si trasformasse in un imperituro simbolo di spreco di denaro pubblico».

Il sindaco ha quindi inviato una lettera al Presidente del Consiglio, Mario Monti, al ministro della Giustizia Paola Severino Di Benedetto ed al ministro dell’interno Annamaria Cancellieri. «Il tribunale di Bassano del Grappa è un tribunale efficiente, lo testimoniano i numeri – esordisce Stefano Cimatti- In ragione della sua efficace risposta di giustizia ogni anno genera un gettito erariale che supera i tre milioni di euro: nell’anno 2010, a fronte di una spesa per lo Stato di 849.217,61 euro, il gettito da contributo unificato, campione penale e registrazione provvedimenti è stato di oltre 3.374.000 euro, con uno sbilanciamento positivo di 2.524.782 euro. Risultati che lo collocano tra i più virtuosi d’Italia. Per quanto riguarda i tempi della giustizia basti pensare che una sentenza in cause civili ordinarie si ottiene mediamente in 2,5 anni, con rinvii di udienza di 3-4 mesi, mentre per quello provinciale di riferimento, Vicenza, lo stesso tipo di sentenza richiede 6 anni con rinvii di udienza di 11-12 mesi (dati ufficiali nel settore civile inviati al CSM nell’ottobre 2011)».

«La sua storia e la sua realtà, funzionale ed efficace - aggiunge il sindaco nella missiva - hanno portato il Governo ad avviare, nel 2007, i lavori per la costruzione di una nuova Cittadella della Giustizia, ormai pronta per la consegna, costata oltre 12 milioni di euro e la cui riconversione non sarebbe per niente in sintonia con la “spending review” che ora impegna il Governo. L’abolizione del tribunale di Bassano del Grappa penalizzerebbe gravemente una collettività ed un comparto economico di vastissime dimensioni, con 31 Comuni, quasi 190.000 abitanti ed oltre 20.000 attività economiche con interessi anche ultranazionali. Sono dati che lo pongono al 54° posto tra tutti i tribunali italiani in riferimento alla realtà industriale e al 15° posto tra quelli non sede di Provincia in riferimento ai cittadini presenti nel circondario. Accorpare il Tribunale di Bassano a Vicenza penalizzerebbe gravemente entrambe le realtà, ma razionalizzare non deve significare necessariamente riaccorpare i tribunali minori ai maggiori, bensì cercare di garantire una crescente efficienza al sistema».

«Chiedo pertanto, sostenuto dai colleghi sindaci, dai presidenti degli ordini professionali e delle categorie economiche, ma soprattutto dai cittadini che vivono ore di forte preoccupazione – conclude Cimatti nella lettera a Monti ed ai due ministri - che alla luce degli eccellenti parametri del nostro tribunale venga adottata una deroga e che il Governo valuti la possibilità di accorpare a Bassano del Grappa altre sopprimende sezioni staccate, individuate nella documentazione consegnata alla Commissione preposta. Soluzioni simili, da quanto apprendo da alcune anticipazioni della stampa, stanno per essere adottate in altre realtà, come in Piemonte. Quello di Bassano potrebbe diventare un tribunale interprovinciale della Pedemontana Veneta, un territorio che ha visto svilupparsi industrie e attività economiche ed artigianali».

E sempre per salvare il tribunale di Bassano si è mobilitato anche Palazzo Balbi. Da Venezia, diretta a Roma, è partita una lettera firmata dal presidente regionale Luca Zaia: destinatari il Presidente del Consiglio Mario Monti e il Guardasigilli Paola Severino.

tribunale di Bassano (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)«Il testo era pronto da tempo - precisa Zaia - ma ho atteso l'insediamento del nuovo Governo per rivolgermi ad interlocutori immediatamente operativi. Caduto infatti l'esecutivo Berlusconi, il rischio che il tribunale di Bassano (non sede di capoluogo e con organico inferiore ai 15 giudici) sia cancellato è ancora concreto».

tribunale di Bassano (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Ultima in ordine di tempo ecco, al riguardo, l’interrogazione a risposta scritta inviata dall’on. Giorgio Conte al Ministro della Giustizia.

«Nel rapporto del capo del Dipartimento dell'organizzazione giudiziaria, vi sarebbe la proposta di sopprimere il tribunale di Bassano del Grappa, uno degli otto attualmente presenti nella Regione del Veneto (distretto della Corte di Appello di Venezia). Giova ricordare che il Veneto è la Regione con il peggior rapporto cittadini/magistrati (ultima posizione) e con il peggior rapporto cittadini/tribunali (con la Lombardia) – spiega Conte - Il comprensorio Bassanese è sempre stato servito da Uffici Giudiziari di rango primario, a partire dall’antica dominazione della Repubblica Veneta, e dal 1871 il Regno d’Italia assegnò definitivamente il Tribunale a Bassano, con ciò istituzionalizzando una funzione radicata da tempo e necessaria per servire giustizia a un territorio vastissimo e prevalentemente montano».

Anche l’on Conte parla, dati alla mano, di un tribunale virtuoso ed efficiente e chiede al ministro «se il Governo ritiene che la riorganizzazione degli uffici giudiziari sul territorio, al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza, debba prevedere di riaccorpare i tribunali minori ai maggiori, ovvero se sia necessario garantire anche una maggiore efficienza al sistema giudiziario mediante l'analisi di parametri oggettivi e se il Governo ritiene che la eventuale soppressione del tribunale di Bassano del Grappa sia coerente ai requisiti della delega in termini di estensione del territorio, numero di abitanti, carichi di lavoro, indice delle sopravvenienze e specificità territoriale del bacino di utenza».

 

nr. 24 anno XVII del 23 giugno 2012

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