NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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Valbrenta e le escavazione: scende in campo Italia Nostra

di Gianni Celi

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Valbrenta e le escavazione: scende in campo Italia

E Italia Nostra presenta la carrellata di interventi escavatori che stanno attualmente interessando la Valle.

«La cava miniera di Costa Alta [a sin.] in Comune di San Nazario - sottolinea il direttivo - risale al 1912, ma il rinnovo per ulteriori 40 anni della concessione alla estrazione (otto volte il mandato elettorale di un amministratore) è destinata ad ipotecare in maniera ineluttabile il futuro di due generazioni e della valle tutta. Sicurezza per gli abitanti, qualità dell'aria per micro e macro polveri, rumori, inquinamento da mezzi pesanti non possono trovare ristoro nelle false mitigazioni che le leggi propongono. La distruzione dei luoghi (compresi siti storici come la linea di sbarramento Carpanè-Col Moschin risalenti alla Prima Guerra Mondiale) non potrà mai trovare un ripristino realistico per la enormità del disastro ambientale. La valutazione di impatto ambientale non ha tenuto conto dell'aspetto geologico e idrogeologico di un'area ad alto rischio nemmeno con il riferimento alle copiose sorgenti aperte in diversi fronti della miniera, come sostenuto anche dalla Autorità di Bacino».

E passiamo ai conoidi. «Da alcuni anni i conoidi di deiezione dei detriti glaciali che hanno ricreato nei secoli un ambiente naturale di pregio, contraddistinto da boschi cedui a coprire le pareti rocciose della Valsugana - aggiunge il consiglio - sono oggetto di un'attività selvaggia di asportazione dei materiali ghiaiosi. Il disastro ambientale è sotto gli occhi di tutti. Cosa fa al riguardo delle coltivazioni, del tipo e del trasporto dei materiali asportati, del rispetto dei vincoli idrogeologici il Corpo Forestale dello Stato? Dov'è la Regione? Dove guardano gli occhi distratti della Provincia di Vicenza? Viene interrotta la continuità naturale di ambienti floro/faunistici unici; addirittura il Brenta è oggi attraversato, con opere idrauliche precarie ed in dispregio a qualsiasi vincolo ambientale, da centinaia di camion che impattano sulla viabilità della Valsugana, mortificando la qualità della vita dei suoi abitanti. Cosa fa il genio Civile? Una comunità che si è svuotata per emigrazione e vecchiaia viene oggi colpita ancora di più: invece di un'ottica di sistema, questi interventi portano ad un rapido e inesorabile degrado dell'ambiente distruggendo i valori identitari e abbattendone i valori economici, così precludendo un futuro per le nuove generazioni. Ricordiamo solo come sia destinata ad ampliarsi l'area di distruzione di un ambiente, che ai suoi piedi ha un Biotopo di eccezionale valore: il Bosco delle Fontane in Comune di Cismon».

Italia Nostra denuncia poi devastanti impatti paesaggistici in ambiti di grande interesse ambientale e naturale nell'Altopiano dei Sette Comuni nei territori del Comune di Bassano (Rubbio e Vallarana) e in parti pertinenti ai comuni della vallata.

«Mentre si restaurano casere e malghe per destinarle a scopi sociali, si attrezzano percorsi protetti per disabili che rendono agibili sentieri di straordinaria bellezza affacciati sulla valle - sottolinea il direttivo - assistiamo a selvaggi assalti che aprono pericolosi fronti a strapiombo sui declivi al di fuori di ogni controllo delle autorità preposte, creando uno scenario di orrendi buchi danteschi».

«Italia Nostra segnala infine la problematica derivante dalla messa a nudo della falda freatica e della sottrazione di ampie superfici a destinazione agricola nelle zone di alta pianura alluvionale sotto le mentite spoglie di bonifica di terreni dichiarati non particolarmente fertili ai fini agronomici - conclude il consiglio - Intensa è la attività estrattiva principalmente di materiali ghiaioso-sabbiosi nel territorio dei comuni di Rossano, Tezze sul Brenta e in parte quelli di Rosà, Cassola, Cartigliano e Romano d'Ezzelino. Forti dubbi permangono sulle grandi quantità di materiali estratti, sulle modalità di coltivazione delle cave, sui possibili destini a discarica dei siti, sul ripristino dei luoghi, sui controlli che le autorità (Comuni, Province e Regione) esercitano al riguardo. Inoltre sono presenti inquinamenti collegati agli elevati flussi di traffico pesante».

 

nr. 09 anno XVI del 12 marzo 2011

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