NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina: un coro di sì alla realizzazione dell'opera

Pronto anche un referendum tra i cittadini trentini in caso di “no” della provincia autonoma

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

facebookStampa la pagina invia la pagina

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina:

Il presidente della provincia di Vicenza Attilio Schneck ha accelerato sulla Valdastico Nord. Il presidente ha tracciato le linee di quello che potrà essere l'iter progettuale da presentare per allungare la Valdastico a nord fino in trentino e di fatto portare la concessione del Cipe per la Brescia Padova al 2016. Ed ha annunciato un vertice con le istituzioni trentine. Una presa di posizione a suo avviso indispensabile?

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina: (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Stefano Stefani, deputato della Lega Nord: «La concertazione deve essere una delle basi del buon governo, come noi della Lega diciamo da sempre. Il tempo delle decisioni imposte è finito e tutti devono potere dire la loro sulle questioni che riguardano la cosa pubblica, e in prima battuta le grandi opere. Poi spetta agli amministratori decidere, ma, ripeto, anche nella considerazione di ciò che sostengono quelli che non la pensano come loro. È una componente della democrazia cui non si può rinunciare».

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina: (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Daniela Sbrollini, parlamentare del PD: «Più che indispensabile. Direi che finalmente anche il Presidente si è messo in moto! Il prolungamento a nord è un intervento che serve al territorio e che si attende da tempo, se ora la provincia ha messo in campo questa strategia, c’è da augurarsi che non sia una semplice manovra di facciata».

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina: (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Sergio Berlato, europarlamentare PdL: «Ritengo che il completamento della Valdastico a Nord sia un'esigenza infrastrutturale irrinunciabile per la provincia si Vicenza, ma anche per l'intero Nordest del nostro Paese. Ogni iniziativa mirante a fare gioco di squadra tra i vari livelli istituzionali al fine di realizzare quest'opera, da troppo tempo incompiuta, non puo' che essere salutata positivamente».

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina: (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Paolo Franco senatore della Lega Nord: «Sono entrambe soluzioni necessarie allo sviluppo e alla buona gestione della rete autostradale che interessa la nostra Regione. Oramai è chiaro a tutti che la posizione trentina sulla Valdastico Nord non ha motivazioni ambientali, come fittiziamente sostenuto nel corso degli anni dagli stessi interessati, ma è invece volta alla protezione di una vera e propria frontiera destinata ad impedire l’interscambio commerciale in quella direttrice. In altre parole: le province di Trento e Bolzano vogliono i nostri turisti, ma non gli artigiani e i fornitori di beni e servizi veneti. Personalmente, sono anni che non vado a sciare a casa loro!».

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina: (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Giorgio Conte, parlamentare del FLI: «Anche noi sosteniamo che sia assolutamente necessario proseguire nell'opera di realizzazione di nuove infrastrutture nel Veneto e nel Vicentino, a partire dal proseguimento della Valdastico a nord, perché ce lo chiedono le nostre imprese e i cittadini, che chiedono un miglior collegamento verso il nord Europa e la Germania. Credo peraltro, guardando oltre alle dichiarazioni campanilistiche di certi esponenti politici del Trentino, che questa opera sia utile e richiesta anche dai loro cittadini, che sarebbero indubbiamente avvantaggiati nel collegamento anche con il Veneto centrale».

Delle tre possibili soluzioni progettuali ad oggi quella che sembra più praticabile prevede lo sbocco a Rovereto che potenzialmente diventerebbe un importante snodo viario verso la Brennero prevedendo in futuro anche l'aggancio con Brescia. Un lungo tunnel che avrebbe pochissimo impatto ambientale” ha spiegato Divina. Lei che ne pensa?

Stefani: «Non spetta a me dare un giudizio di merito sull’impatto ambientale di un’opera di questa importanza. Va da sé che, comunque, nel momento in cui si decidesse in tal senso, ovvero di realizzare il tunnel, siano state valutate tutte le possibili ricadute ambientali. Capisco le ragioni di chi guarda con estrema attenzione all’ambiente, ma sono anche molto attento alle esigenze della popolazione. Non si può essere ambientalisti e basta. Bisogna anche capire se è possibile contemplare i due aspetti, salute pubblica e interesse pubblico. So che non è facile, ma non si può bocciare ogni iniziativa sempre e comunque, respingendo argomentazioni basate su dati scientifici».

Sbrollini: «Il prolungamento non può che essere una proiezione della viabilità vicentina verso il trentino, ogni possibile punto d’incontro e scambio con gli assi già esistenti è un valore aggiunto. Mi auguro che vengano vagliati tutti i progetti e tutteLa Valdastico Nord compatta la politica vicentina: (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica) le soluzioni possibili, che si giunga alla definizione della soluzione migliore e che si proceda. Siamo in tempi difficili non è permesso a nessuno sbagliare strategia o investire male le finanze pubbliche».

Berlato: «Ritenendo indispensabile adeguare le infrastrutture alle esigenze della viabilità moderna, con una visione in prospettiva per il futuro, credo sia necessario che queste opere vengano realizzate con il minor impatto possibile per il nostro territorio, già sufficientemente martoriato da una cementificazione selvaggia che ha imposto sin troppi sacrifici al nostro territorio ed a chi vi abita. Il progetto che prevede la realizzazione del proseguimento della Valdastico a nord, di cui la maggior parte costruito in galleria, risulta essere di sicuro il meno impattante per l'ambiente ed il più rispettoso per il nostro territorio».

Franco: «Concordo con Sergio Divina, da molto tempo è proprio questa la soluzione proposta. Se ben ricordo, il tratto autostradale “a vista” in territorio trentino prima dell’innesto nella Brennero è di soli 8 chilometri. Il resto è in galleria. Cosa si vuole di più?».

Conte: «La soluzione progettuale che maggiormente rispetta l'ambiente e il paesaggio non è un lusso ma deve essere un impegno concreto e qualificante. Rovereto ha tutti i requisiti per diventare il nodo di connessione tra la Valdastico e l'Autobrennero. Anche con le conoscenze in materia, essendo un ingegnere civile, posso sostenere che ci sono oggi tutte le competenze, le potenzialità progettuali e tecniche per completare la Valdastico con un lungo tunnel, soluzione di minimo impatto. Sono ovviamente favorevole a questa opzione, i cui costi saranno ripagati facilmente proprio con il minor impatto ambientale. In altre parole credo che siano maturi i tempi perché la provincia autonoma di Trento rivaluti le sue posizioni».

continua »

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar