NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
google
  • Newsletter Iscriviti!
 
 

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina: un coro di sì alla realizzazione dell'opera

di Luca Faietti
faiettil@tvavicenza.it

facebookStampa la pagina invia la pagina

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina:

Un referendum per chiedere ai trentini se vogliono la Valdastico a Nord. È un passo necessario a suo avviso per definire una volta per tutte la questione?

Stefani: “Il referendum, come dice la nostra Costituzione, è il simbolo della sovranità popolare. Ma non può essere sempre sbandierato quando non si condivide una cosa. Un conto è dire la propria, un conto è usare lo spettro del referendum come fosse la leva di un , mi si consenta la semplificazione,“ricatto”».

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina: (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Sbrollini: «La questione è estremamente delicata, non mi addentro in decisioni che spettano ad enti locali di altre regioni, penso che la consultazione si possa anche evitare tanto più estesa e condivisa è la volontà politica di realizzare l’opera».

Berlato: «Non credo che, di un importante istituto come quello referendario si possa continuare a farne un uso così strumentale ed inflazionato. Gli amministratori pubblici sono stati eletti dai cittadini, quindi si assumano le responsabilità delle scelte che devono esse fatte, rispondendone di fronte a coloro che li hanno eletti».

Franco: «Abbiamo forse fatto un referendum per sapere se i veneti volevano la Pedemontana? Parliamoci chiaro. Io vorrei che i cittadini fossero tutti uguali. Così dicono anche le varie eminenze che hanno recentemente inneggiato in occasione dei festeggiamenti per il 150° dell’unità d’Italia. Ma nei fatti non è così. Il Veneto ha diritto allo stesso grado di autonomia del Trentino. Che differenza c’è tra noi e loro? L’art. 120 della Costituzione recita: “La Regione non può istituire dazi di importazione o esportazione o transito tra le Regioni, né adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni, né limitare l'esercizio del diritto al lavoro in qualunque parte del territorio nazionale”. Mi sembra siano moltissimi anni che la Provincia autonoma di Trento stia violando questo articolo!».

Conte: «Ritengo, pur nel rispetto delle autonomie locali, che le stagioni dei veti su opere strategiche nell'interesse collettivo di intere regioni e per l'intera Nazione debbano terminare. Rispetto anche la decisione della magistratura che impone il parere della Provincia Autonoma di Trento, che però non può e non dovrà essere un veto su interessi della collettività. È, infatti, una contraddizione in termini: non si può affidare ad una autonomia locale la cura di interessi sovra-ordinati e nazionali. Sarebbe un federalismo sbagliato e dannoso. L'istituto del referendum su questi temi non l'ho mai ritenuto utile poiché la politica, rappresentativa per definizione, deve essere in grado di assumere le necessarie decisioni e le conseguenti responsabilità».

La Valdastico Nord compatta la politica vicentina: (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)Ed intanto resta aperta anche la partita sulla Valdastico sud: «Le ditte continueranno a lavorare ma per i nuovi appalti se non arriveranno segnali di continuità noi non procederemo», ha affermato Schneck. Condivide la dura presa di posizione del presidente provinciale leghista?

Stefani: «Siamo troppo abituati, ormai, a vedere il sistema di appalti legati ad opere pubbliche come il simbolo di un modo di fare e governare che non condividiamo. Quando andiamo a mettere le mani in tasca a chi paga le tasse, per avviare opere pubbliche, dobbiamo pensare a quei soldi in senso pratico e non astratto. Se costruisco qualcosa con i soldi della comunità, devo pensare come se si trattasse del mio portafoglio. Non possiamo più sprecare i soldi dei contribuenti perché è questo il sistema. Chi potrà accusare se i lavori per una grande opera non vengono fatti partire perché manca chiarezza o garanzie?».

Sbrollini: «Più che condividere la trovo paradossale! Sul lato nord ci si lancia in affermazioni forti per la realizzazione dell’opera con sbocco sul trentino, e in contemporanea a sud si palesano difficoltà nella chiusura dei cantieri, torno quindi alla prima risposta data: non vorrei che tutto si risolvesse in una bolla di sapone in cui si è guadagnata visibilità e titolo sulla stampa per poi far cadere tutto nel dimenticatoio. I cittadini chiedono agli amministratori e allo Stato fatti e opere, quelle opere che il centrodestra non riesce a garantire».

Berlato: «Il presidente della provincia di Vicenza fa bene a chiedere risorse allo Stato per poter realizzare le importanti opere infrastrutturali di cui la nostra provincia ha bisogno.
Personalmente eviterei inutili polemiche o sterili rivendicazioni che non aiutano a risolvere i problemi ma che servono solo ad avvelenare i rapporti tra rappresentanti dei vari livelli istituzionali. Approfittando del fatto che, sia il governo nazionale, che quello regionale che quello provinciale, sono amministrati dalla stessa coalizione politica di centro destra, credo valga la pena di privilegiare il dialogo anziché alimentare inutili se non addirittura controproducenti contrapposizioni».

Franco: «Da parte mia, speravo che le prese di posizione “accese” fossero assunte anche prima. Insomma, in giro per il Paese si dimostra, a torto o a ragione, che bisogna fare dei “pressing” molto forti per farsi sentire. Mi vengono in mente le proteste dei cittadini delle province campane limitrofe alla città di Napoli, giustamente preoccupati per le porcherie che la camorra avrebbe voluto smaltire nelle loro discariche. Ma ricordo anche, molti anni fa, i tralicci dell’alta tensione fatti La Valdastico Nord compatta la politica vicentina: (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)saltare in aria dagli indipendentisti altoatesini. Senza arrivare a tanto, dobbiamo però essere consapevoli che per portare a casa i risultati che interessano alla nostra terra bisogna impiegare ogni strumento, civile e democratico, necessario allo scopo.
Perciò faccio una proposta: se davvero si insiste per non far transitare attraverso un’area prossima ed utile alla Città di Vicenza la TAV e si rifiuta la fermata vicentina, è probabilmente opportuna una manifestazione forte e decisa della nostra comunità. Ricordiamoci: o la TAV sosta a Vicenza, oppure la faranno passare per Rovigo!».

Conte: «Ancora una volta non posso biasimare il Presidente della Società Brescia-Padova, a cui è affidato l'onere della realizzazione. Certo, vi sono temi da tenere ben presenti, quali ad esempio la gara sulle concessioni. Legare però il rinnovo della concessione alla Brescia-Padova, in scadenza nel 2013, al via libera della Valdastico a nord, rischia di paralizzare ogni investimento. Mi auguro che Schneck intenda proseguire con i cantieri avviati e di quelli di cui si può dare avvio entro il 2013, altrimenti ci troveremmo con un'ulteriore perdita di tempo su opere che il territorio attende spesso da decenni.
Sul rinnovo della concessione invece voglio essere molto chiaro: è una regola europea sulla quale il governo dovrebbe agire con una politica di interesse nazionale. Certo, anche chi dovesse subentrare nella concessione avrebbe l'obbligo di proseguire i lavori, ma sottrarre a una società controllata dagli stessi enti locali la gestione delle opere sul territorio, ritengo sia una scelta sbagliata. Per Vicenza vi è poi il serio rischio, di conseguenza, di vedere bloccata anche la tangenziale nord, struttura che – a prescindere dalla base al Dal Molin – è ritenuta necessaria da tempo. A questo punto il Governo si troverà a dover spiegare al territorio l'utilità della sua scelta. La necessità di definire il quadro tra la normativa europea e la storica contrarietà del Trentino al proseguimento della Valdastico a Nord è compito della politica, ma temo che il governo e la sua maggioranza, Lega Nord compresa, non ne siano all'altezza, concentrati purtroppo con evidenza su altri temi che non interessano la nostra collettività».

 

nr. 18 anno XVI del 14 maggio 2011

« ritorna

Come installare l'app
nel tuo smartphone
o tablet

Guarda il video per
Android    Apple® IOS®
- P.I. 01261960247
Engineered SITEngine by Telemar