ESAURIMENTO DEL FONDO STRAORDINARIO DIOCESANO DI SOLIDARIETÀ PER CHI PERDE IL LAVORO

 RAPPORTO DEI 25 MESI (APRILE 2009 – MAGGIO 2011)

In seguito ai primi segnali di aggravamento della situazione economico-sociale, intercettati nel 2008 e acuitisi nella seconda metà dello stesso anno, è stato attivato da aprile 2009 il “Fondo Straordinario di Solidarietà per chi perde il lavoro”. Il servizio, con lo scopo di esprimere un segno di concreta prossimità alle famiglie e persone che hanno perso il lavoro e si sono trovate in particolari difficoltà economiche, è stato gestito dai 150 volontari che operano presso i 13 Sportelli Microcredito con le medesime modalità di attenzione alla relazione e al lavoro d’equipe e di rete sebbene per natura e mission sia rivolto a una differente tipologia di bisogno. Il servizio si è concluso a maggio 2011.

Tipo di aiuto:

Contributo a fondo perduto finalizzato ad alleviare specifiche situazioni debitorie

A chi si è rivolto:

Persone, italiane o straniere, residenti o che comunque hanno operato nella diocesi di Vicenza, che si sono trovate in una situazione di grave difficoltà a causa della perdita del lavoro e non hanno goduto di ammortizzatori sociali, di altre provvidenze o di un aiuto da parte dei familiari. In seguito ad una prima lettura del bisogno e nella logica dell’evoluzione dei servizi segno, l’aiuto è stato concesso in forma ridotta anche alle persone e famiglie che hanno ricevuto ammortizzatori sociali non sufficienti al sostentamento delle spese primarie, ai soci di cooperative, in particolare di cooperative di lavoro, che non hanno percepito reddito in busta paga, ma non erano stati licenziati e non hanno ricevuto pertanto i relativi ammortizzatori sociali, ai lavoratori autonomi, i liberi professionisti e i piccoli imprenditori in difficoltà o che hanno perso il lavoro.

Il servizio, nella logica Caritas, ha avuto finalità soprattutto educative, pertanto, dopo aver stabilito assieme alla persone le priorità e i bisogni strettamente necessari, nella valutazione per l’intervento economico si è tenuto conto:

• Della possibilità di sostenere, laddove possibile, con il microcredito coinvolgendo nel finanziamento parenti percipienti reddito sufficiente;
• Di coinvolgere sempre i servizi sociali e solo successivamente costruire un progetto di sostegno in rete, anche con associazioni e le parrocchie del territorio di riferimento.
• Di tentare di contenere il debito accumulato, visto in particolare il costo degli affitti, ma non di sanarlo (es. Convenzione AIM).

* Enti: Centro Sportivo Italiano, CNA Confidi, Gruppo Territoriale Artigiani Pensionati Confartigianato di Vicenza, Associazione Industriali di Vicenza

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