NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
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La “Nuova Valsugana” spacca la Comunità montana

di Gianni Celi

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La “Nuova Valsugana” spacca la Comunità montana

Luca Ferazzoli (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Il progetto e le possibili varianti nella stesura di quello definitivo, stanno già dividendo le Amministrazioni. Il Presidente Ferazzoli ha già avuto modo di puntare il dito su Cassola che sarebbe riuscito a far allontanare la futura autostrada dal proprio territorio a scapito di Mussolente. La scelta dell’assessore Chisso poi di sentire singolarmente i vari sindaci sarebbe servita a dirottare uscite in galleria verso altri Comuni. È quello che si teme venga fatto nel momento in cui l’ultima galleria a nord della Nuova Valsugana non dovesse più uscire a Pian dei Zocchi, ma alla curva della Lupa penalizzando in tal modo l’abitato di Cismon. Al riguardo Ferazzoli è stato categorico: «Se ogni Comune guarda al proprio orticello mi dimetto da presidente della Comunità montana e torno ad interessarmi solo del mio Comune».

angelo moro (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)Insomma di crepe all’interno della Comunità montana ve ne sono e si continua a vederlo con dichiarazioni ora dell’uno ora dell’altro sindaco. «Io ed il sindaco Ceccon – afferma Angelo Moro, primo cittadino di Valstagna – abbiamo deciso di andare a Venezia per meglio conoscere la progettualità della nuova arteria. Lo abbiamo fatto per poter rispondere alle richieste e alle sollecitazioni dei nostri concittadini. Mi auguro che i colleghi degli altri Comuni della Valle che hanno deciso di starsene a casa, capiscano la nostra buona fede».

Intanto si attende l’approvazione di quella nuova legge regionale che, decretando la fine della Comunità montana, favorirebbe la nascita di un’Unione montana del Brenta azzerando anche le due Unioni dei Comuni ora esistenti. Al nuovo ente spetterebbe la gestione di servizi quali la polizia locale, la scuola, il sociale, la viabilità ed altro ancora con un vantaggio garantito per i sei Comuni della Valle ai quali si aggiungerebbero quelli di Romano d’Ezzelino e di Bassano per la parte del loro territorio in zona montana.

Tornando al tema della Nuova Valsugana merita un cenno una dichiarazione uscita a fine dicembre sul Gazzettino con la quale l’assessore regionale Chisso, risponde al collega Giorgio Gasco che la futura autostrada servirà da sbocco alle merci provenienti dalla superstrada Pedemontana Veneta. Gli autotrasportatori diretti al Brennero, infatti, sostiene Chisso, avranno più vantaggio, da Bassano, ad imboccare la Nuova Valsugana che non allungare il tragitto per agganciare la Verona-Brennero. Più chiaro di così! Quella che arriverà quindi sarà, a tutti gli effetti, un’autostrada che avrà ricadute pesanti sulla Valle e che non risolverà il problema del “nodo” critico di Carpanè.

E per finire adesso non sono solo i residenti della Valle ad alzare barricate contro l’autostrada “Nuova Valsugana”, ma anche Romano d’Ezzelino con un “Comitato civico Valsugana” il quale ha reso noto il tratto di autostrada che, per sette chilometri attraverserà il territorio romanese “regalando” tre nuovi svincoli o rotatorie, uno stabile che ospiterà il centro di controllo della società che gestirà l’autostrada e l’inizio di un tunnel lungo circa undici chilometri che libererà gas di scarico a iosa sul territorio.

 

nr. 01 anno XVII del 14 gennaio 2012

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