NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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La nuova imprenditoria che punta sullo sport

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La nuova imprenditoria che punta sullo sport

Tutto questo non esclude che possano esistere pareri contrari o addirittura opposizioni. La Lega Nord ha giocato sulla tesi contraria la sua stessa sopravvivenza in consiglio comunale al punto di rimanere presente con un solo consigliere rispetto ai tre precedenti.

LUNARDI MARCO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)MARCO LUNARDI- Comincio col dire che per quanto riguarda le vicissitudini del gruppo all'interno del consiglio comunale la rottura che c'è stata è dovuta più a questioni personali e personalistiche che non a differenziazioni sulla linea del gruppo in merito all'argomento specifico. Con leggeri distinguo la linea rimane quella che ancora è proposta in consiglio comunale. Per noi ben vengano anche due centri equestri se servono all'economia allo sviluppo alla occupazione; sarebbe da persone miopi non ammettere che il progetto è ottimale. Ci soffermiamo invece sullo sviluppo sostenibile; approfondendo do un paio di spunti: dal nostro punto di vista c’è una zona più adatta rispetto a quelle scelta. Quella che dico io è dell'area ex Rebellin, dalla parte nord ovest del paese; poi c'è l'aspetto viabilistico perché un'idea precisa su questo punto nel progetto attuale non c'è ancora, non è previsto come accedere e come uscire da strutture viarie più adatte che sarebbero invece già disponibili sul lato nord. È un'ampia area di campagna ha le stesse dimensioni di quella prevista oggi e però ha un sistema viario migliore, la statale Pasubio più altre quattro strade che si collegano proprio lì attorno. Tra poco ci sarà la bretella della Pedemontana che anche è in previsione da quelle parti per cui il sistema complessivamente si completerebbe. Dal punto di vista ambientalistico non ci sono problemi mentre dove è previsto il centro siamo in un0'area storico culturale e ambientale di pregio e con dei valori a partire dall'acquedotto romano, dalle risorgive, dalla ricchezza di fauna. Finché non si comincia con la costruzione tutto è possibile, magari ci sarebbero penali da sostenere rispetto a Marioni, ma mettendomi dalla parte dei cittadini ripeto ben venga la realizzazione ma pensiamo meglio alla destinazione che per noi della Lega Nord è sbagliata.

MARCELLO VEZZARO- Sempre è possibile far tutto ma i tempi si allungano. Abbiamo un pat adottato e approvato che dice dove vanno queste strutture. Per cambiare posto bisogna rifare tutto dal pat a tutti gli accordi compreso il discorso della collocazione ambientale e ad esempio l'area ex Rebellin qualche problema ce l'ha senza pensare che un imprenditore messo all'esasperazione da una dilazione di questo genere prende e se ne va altrove. La viabilità è soggetta alla valutazione ambientale strategica che chiede una serie di autorizzazioni che riguardano rumori, viabilità, falde, impatto ambientale, ecc. altrimenti in mancata osservanza di queste regole il centro non si fa e c'è una verifica finale di salvaguardia. Rispetteremo tutto, compresa quindi la viabilità che concorderemo con la Provincia. I numeri poi sono presto descritti e dicono che non si cambia il mondo ma le opportunità. I numeri vanno visti e capiti, il parcheggio da 800 posti non risulta comunque mai pieno perché le gare di equitazione si diluiscono almeno in due giornata, hanno fasi varie durante la giornata, la gente va e viene, l'afflusso ha caratteristiche cadenzate in modo molto diverso da un evento sportivo di altre specialità dove è tutto concentrato su un paio di ore. La varietà di orari e di tipologie fa sì che gli afflussi caratterizzino la presenza di 2500 persone al massimo, infinitamente meno ad esempio delle l13mila persone al giorno che girano attorno al grande supermercato che abbiamo visto nei progetti o alle oltre seimila che frequentano ad esempio la nostra sagra di Caldogno per la festa del Patrono, Quattro giorni interi in cui queste seimila presenza sono costanti, costanti nella domanda di parcheggio, costanti nei consumi: non facciamo un minuto di coda o di attesa. Vuol dire che gli ingombri, specie se sviluppati su più giornate sono del tutto sopportabili. Il centro ha anche una viabilità concordata con la Provincia, verrà comp0letato l'anello che crea la circonvallazione, bretella che già permette di bypassare il centro e lo farà interamente. Ci sarà anche un sistema viario interno del centro per cui lasciata la macchina ci si muove a piedi. Da questo punto di vista ci sentiamo tranquilli ma anche pronti a fare altro se sarà richiesto. Non vedo problemi non risolvibili e anzi già ora sono certo che riusciremo a far tutto al meglio. Dal punto di vista ambientale c'è un parco disponibile per la gente, un anello di scorrimento attorno, una pista ciclabile tra Caldogno e Rettorgole, si pianteranno un migliaio di alberi, 230mila metri quadri di terreno di cui 30mila coperti e tutto il resto rimane verde e aperto. Tutto questo con la formula di perequazione: opere realizzate dall'investitore. Poi però con lo stesso investitore possiamo parlare di altre iniziative, ad esempio qualche mercatino odi domenica per la promozione dei prodotti di Caldogno, una piccola fiera che metta in mostra le nostre cose.

MENEGHELLO GIORGIO (Art. corrente, Pag. 2, Foto generica)GIORGIO MENEGHELLO- Da noi si parla di dieci chilometri di superficie agricola in cui questo nostro intervento incide per il 4% del territorio comunale,. Una quota importante ma la maggior parte di questa fetta è a verde totale. Alcuni obiettivi dichiarati sono oltre alla struttura importante a 18 buche turistica ricettiva che si inserisce nella logica regionale dello sviluppo della fascia pedemontana da Vittorio Veneto fino al lago di Garda. Inoltre abbiamo dettato altri obiettivi come la permeabilità dell'area, fruibile non solo per chi svolge l'attività del golf ma anche di chi già ora frequenta quest'area a piedi e in bici. Sono garantiti una serie di percorsi ciclopedonali che contornano tutta l'area ma anche la vivono all'interno in modo adeguato. Vogliamo che si possa vivere tutto non solo in esclusiva per il golf ma anche per le altre attività. Siamo vicini a grandi aree industriali e questo impianto può essere supporto per la congressistica per i meeting aziendali e altro ancora fermo restando che il fulcro dell'iniziativa rimane l'attività sportiva. Di tutto abbiamo parlato ampiamente con i cittadini di Sarcedo e le risposte ricevute sono positive. Teniamo presente che per dieci anni la manutenzione delle aree realizzate sarà a carico di chi propone l'insediamento. Non è cosa da poco.

La nuova imprenditoria che punta sullo sport (Art. corrente, Pag. 4, Foto generica)

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