NR. 43 anno XXVIII DEL 23 DICEMBRE 2023
la domenica di vicenza
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Per la regina della notte arriva lo sfratto

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Per la regina della notte arriva lo sfratto

residence campiello (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)In questa logica il caso del condominio Campiello è fortemente centrale, dimostrativo di una realtà forse perfino sorprendente, quella che un gruppo di persone del tutto pacificamente compattate da un problema è in grado di mettere in atto un’azione di contrasto che alla fine produce un risultato anche contro interlocutori decisamente inquietanti come le prostitute e soprattutto il mondo che le circonda: delinquenza, vandalismi, schiavitù e sfruttamento, droga, ecc. Ma come è avvenuto questo miracolo?

pinamonti lanfranco (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)LANFRANCO PINAMONTI- Il risultato evidentemente è buono, il numero così basso di appartamenti rimasti nelle mani delle prostitute, una decina, è dovuto al fatto che la metà degli appartamenti ora su 128 è stata chiusa perché i proprietari si sono stancati di tutta la situazione ed hanno deciso una volta libera dagli affittuari di non darli più a nessuno, almeno fino a tempi migliori. Ora aspettiamo di vedere se la situazione migliora o no, poi si deciderà. Le forze di polizia ci hanno aiutato molto e con le azioni che abbiamo fatto siamo arrivati ad attirare su questo residence l’attenzione di molte persone, direi della città, e con la nostra presenza abbiamo disincentivato l’attività di prostituzione; il calo è continuo, la polizia anche locale c’è sempre ed abbiamo vinto un confronto diretto con le prostitute che ci avevano affrontato. Hanno ceduto loro. Ora cerchiamo di far dimenticare a tutti a partire da noi che il Campiello è stato a luci rosse, rispettabile di nuovo come era una quindicina di anni fa, bene abitato e ben frequentato e in ottima posizione rispetto alla città e alle autostrade per chi si deve muovere spesso e rapidamente. La nostra preoccupazione ulteriore è per le molte famiglie che vivono lì con bambini piccoli ai quali non si deve mostrare lo spettacolo che abbiamo visto fino a poco tempo fa.

meridio roberto (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)ROBERTO MERIDIO- L’azione delle associazioni sono una manna per noi poliziotti e per tutti. Mi ha sorpreso che siano stati capaci di affrontare senza violenza quella che è una violenza nei confronti della città. Con le carenze che abbiamo per noi ha voluto dire essere più intensamente presenti, ma se fosse sempre così sarebbe davvero una benedizione. Il problema però al di là dei meriti della gente e delle amministrazioni che sono intervenute è quello che dicevo prima: lo Stato su questo tema non c’è, ci vuole una legge che non c’è e non può essere addossata ai sindaci una responsabilità pesantissima che non è la loro anche se meritoriamente cercano di fare il possibile. Io so che in Europa tutto questo è stato regolamentato e noi siamo gli ultimi in classifica tanto per cambiare. Non dico della criminalità, dei soldi riciclabili e riciclati dietro queste attività: il problema va risolto più su e comunque con maggiori risorse per il territorio. Al Campiello è stata smossa una indifferenza che troppo spesso vediamo in città.

Riuscire a respingere un pericolo o un disagio senza muovere un dito, come al Campiello, non può diventare antropologicamente parlando anche uno strumento credibile per altre iniziative: dicendo questo alludiamo ad esempio a Campo Marzo dove a quanto pare nonostante le iniziative culturali messe in atto non c’è verso di riportare un po’ di pulizia.

antonio dalla pozza (Art. corrente, Pag. 1, Foto generica)ANTONIO DALLA POZZA- Noi come Comune abbiamo seguito l’attività del comitato del Campiello apprezzandolo. Tutti loro prima o poi sono passati per i nostri uffici per chiare quali erano i termini e la questione. Poi c’è stato un lavoro sotterraneo che si vede meno, ad esempio l’anagrafe con le cancellazioni, l’attività dell’intelligence e di giustizia, con una ripulitura molto profonda esercitata, ecc. È stato un felice esempio di collaborazione a più mani nata dall’interno e poi assecondata. Senza di loro come avremmo potuto entrare nella proprietà privata e venire a capo di questioni come la sporcizia dei corridoi su cui può intervenire un amministratore di condominio. Fatto sta che questa iniziativa ci ha costretto a mettere una pattuglia fissa all’ingresso del palazzo, dalle parole ai fatti con l’aiuto dei cittadini. Campo Marzo appartiene a un’altra realtà verso la quale ci si lamenta da parte dei singoli e anche se ci sono azioni per riappropriarsi degli spazi non abbastanza arriva dalla parte dei privati. I mezzi sono scarsissimi e certo non posso togliere risorse all’assistenza sociale per andare a Campo Marzo. Chiedo anche ai colleghi poco propositivi della minoranza di organizzarsi ed aiutare. Un’aiuola da sfalciare non sempre deve aspettare il Comune, credo che il senso civico permetta a chiunque di andar fuori e fare quello stesso lavoro in cinque minuti. Gli obiettivi/degrado erano all’inizio del mio mandato l’area di via Napoli e il percorso per arrivare a San Lazzaro e volevo liberare gli abitanti colpevoli solo di abitare lì. Anche in via Napoli il comitato del quartiere ha prodotto la bonifica della zona. Si può fare. Auguro a quelli del Campiello di non ricordarsi più di quanto è successo e di cancellare quel ricordo da parte di tutta la città ad eccezione naturalmente dell’azione meritoria che deve essere invece ricordata come un esempio di grande significato.

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